
Le stufe a pellet sono progettate per bruciare in modo pulito ed efficiente, dando vita a una bellissima fiamma che non solo aiuta nel funzionamento ma dona eleganza a ogni ambiente.
Una fiamma bassa potrebbe però essere sintomo di eccessiva ossigenazione, per questo è molto importante conoscere come deve essere la fiamma della stufa a pellet e, nel caso, come intervenire.
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Colore della fiamma
Per capire se ci troviamo di fronte a una corretta combustione, è necessario osservare il colore della fiamma che si sprigiona all’interno della tua stufa a pellet: la fiamma dovrebbe essere infatti vivace, stabile, solida, senza sfarfallio e gialla-rossa.
Calore della fiamma
La fiamma di una stufa a pellet, inoltre, dovrebbe essere ben calda: una fiamma arancione, bassa e tremolante che magari emette anche fumo nero non è abbastanza efficiente.
Allo stesso modo, una fiamma bianca o blu brillante è troppo calda e brucia troppo intensamente per una stufa a pellet. Questa fiamma riceve troppa aria e deve essere assolutamente ridotta.
Come già detto, la fiamma corretta è quella gialla.
Altezza della fiamma
La fiamma dovrebbe salire a 10-15 cm sopra la parte superiore del braciere. In caso contrario, una fiamma bassa potrebbe però essere sintomo di eccessiva ossigenazione oppure potrebbe essere necessario regolare la velocità di caricamento del pellet.
Allo stesso tempo, segnale chiaro di una corretta combustione è quando la fiamma sarà costante.
Pulizia del vetro
Un sintomo visibile di una cattiva combustione è il vetro molto sporco della stufa. Il primo consiglio è quindi quello di scegliere un pellet di qualità con un basso contenuto di ceneri nonché preoccuparsi di una manutenzione e pulizia costante della stufa a pellet.
Affidati a degli esperti per valutare la fiamma della tua stufa a pellet.
Richiedi una consulenza ai nostri professionisti.
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