
Sostituire un vecchio apparecchio con uno di ultima generazione può essere una soluzione vincente sotto molti punti di vista: dal risparmio energetico al taglio dei costi in bolletta.
Esistono diversi tipi di caldaie disponibili, tra questi la caldaia a condensazione è ormai sempre più diffusa nelle case italiane.
Per questo può essere necessario individuare la differenza tra caldaia a condensazione e caldaia tradizionale.
Per capire la differenza è però necessario scoprire il funzionamento di entrambe: vediamolo insieme!
Indice dei contenuti
Funzionamento caldaia a condensazione
La caldaia a condensazione è dotata di un elettroventilatore con funzione di prelievo dell’aria esterna e per forzare l’espulsione dei prodotti di combustione verso il camino che provvederà a disperderli. Con questo funzionamento, il rendimento termico è superiore al 90% del combustibile utilizzato grazie al recupero del calore laterale di condensazione del vapore acqueo contenuto nei fumi della combustione.
In questo modo l’apparecchio sfrutta il calore latente, rilascia meno emissioni inquinanti e garantisce un notevole risparmio energetico.
Per saperne di più, leggi il nostro articolo sul funzionamento di una caldaia a condensazione.
Funzionamento caldaia tradizionale
La caldaia tradizionale funziona a gasolio, gas metano o GPL e utilizza solo una parte del calore generato dai fumi di combustione, evitando il processo di condensazione che sarebbe corrosivo per l’impianto. Tutto il vapore acqueo generato dalla combustione viene così disperso assieme all’energia termica definita calore laterale, cioè la base per il funzionamento della caldaia a condensazione.
Più precisamente, in una caldaia convenzionale la potenza termica del focolare è sempre superiore alla potenza termica utile, a causa della dispersione di calore. Perciò oltre ai fumi viene disperso anche calore, cioè energia.
Nella caldaia a condensazione ciò avviene in misura minore perché questa tipologia di dispositivo si basa proprio sulla capacità di recuperare il calore altrimenti sprecato, e di immetterlo nel circuito. La capacità di non disperdere il calore latente e di avere un rendimento elevato, garantisce un risparmio in bolletta che può superare il 40%.
Non a caso, le caldaie tradizionali sono ormai fuori produzione dal 2015.
Quando scegliere una caldaia a condensazione
Le caldaie a condensazione presentano migliori prestazioni soprattutto a temperature basse, quindi quando i termosifoni sono regolati in modo da non essere troppo caldi. Si tratta di un comportamento possibile se, per esempio, la nostra casa è adeguatamente isolata per non disperdere calore.
Tuttavia per massimizzare i vantaggi di una caldaia a condensazione non basta vi sia un adeguato isolamento termico degli involucri edilizi, ma bisogna far sì che:
- la diffusione del calore sia garantita da pavimenti, soffitti o muri;
- l’utilizzo sia continuativo ed elevato;
- l’ambiente da riscaldare sia piuttosto grande;
- le temperature invernali siano rigide.
Infine, il prezzo di una caldaia a condensazione è ovviamente più alto di quello dei vecchi sistemi.
La spesa iniziale, però, viene presto ammortizzata in due modi: usufruendo degli incentivi fiscali previsti in caso di sostituzione dell’apparecchio e risparmiando su ogni singola bolletta!
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