Lo scopo della caldaia è quello di produrre acqua calda che, una volta immessa all’interno degli impianti di riscaldamento, è in grado di generare calore per riscaldare gli ambienti.

Abbiamo visto però che non tutte le caldaie sono uguali. In altro articolo abbiamo elencato infatti i diversi tipi di caldaie disponibili.

La caldaia a condensazione, rispetto alla caldaia tradizionale, garantisce una migliore efficienza energetica e una netta riduzione delle emissioni nocive nell’atmosfera.

Vediamo allora come si differenzia e come funziona la caldaia a condensazione.

Caldaia a condensazione: struttura

Una caldaia si basa su una struttura molto semplice, composta da alcuni elementi principali:

  • bruciatore – miscela l’aria con un combustibile e alimenta la camera di combustione;
  • camera di combustione – chiamata anche focolare;
  • tubi – in cui circolano i fumi caldi della combustione che scambiano calore con il fluido termovettore;
  • involucro esterno di materiale isolante protetto da una lamiera.

Per valutare l’efficacia e il rendimento di una caldaia è necessario fare riferimento a due parametri:

  1. potenza termica della camera – ovvero quanto combustibile viene consumato in un preciso lasso di tempo per produrre energia;
  2. quanta di questa energia viene trasferita realmente, sotto forma di calore, attraverso i tubi.

È proprio qui che la caldaia a condensazione supera di gran lunga la caldaia tradizionale, in termini di efficienza energetica e resa.

Caldaia a condensazione vs Caldaia Tradizionale

Generalmente, in una caldaia convenzionale la potenza termica del focolare è sempre superiore alla potenza termica utile, a causa della dispersione di calore. Questi fumi sono ancora caldi quando vengono dispersi, con un conseguente spreco di potenza.

Nella caldaia a condensazione avviene in misura molto minore, perché questa tipologia di dispositivo si basa proprio sulla capacità di recuperare il calore altrimenti sprecato, e di immetterlo nel circuito.

Pertanto, una caldaia a condensazione si distingue per un miglior rendimento rispetto a una caldaia convenzionale. Questi apparecchi hanno inoltre le migliori prestazioni a temperature basse, quindi quando i termosifoni sono regolati in modo da non essere troppo caldi. Si tratta di un comportamento possibile se, per esempio, la nostra casa è adeguatamente isolata per non disperdere calore.

Funzionamento della caldaia a condensazione

Innanzitutto, per comprendere come funziona una caldaia a condensazione, è necessario sottolineare che questa tipologia utilizza degli impianti realizzati con materiali estremamente resistenti, come l’acciaio inox. Una scelta dettata dal fatto che l’acidità delle condense potrebbe danneggiare e corrodere le tubature degli impianti tradizionali.

Le caldaie a condensazione utilizzano il gas per funzionare e sfruttano il calore generato dalla combustione per scaldare l’acqua calda.

L’acqua che va a essere immessa viene riscaldata dal bruciatore, che favorisce una minore emissione di monossido di carbonio e allo stesso tempo aumenta l’efficienza della stessa caldaia. I conseguenti fumi di scarico non sfruttano il tiraggio del camino ma sono espulsi da un ventilatore situato nella parte alta del bruciatore. È inoltre presente un tubo di scarico aggiuntivo che neutralizza la condensa che viene inevitabilmente prodotta, per poi scaricarla in un pozzetto di raccolta.

In merito, i fumi che escono dal camino hanno una temperatura molto bassa differentemente dai fumi espulsi da un impianto con caldaia tradizionale, che misurano addirittra 120 gradi.

Più precisamente, la caldaia è dotata di un elettroventilatore con funzione di prelievo dell’aria esterna e per forzare l’espulsione dei prodotti di combustione verso il camino che provvederà a disperderli. Con questo funzionamento, il rendimento termico è superiore al 90% del combustibile utilizzato grazie al recupero del calore laterale di condensazione del vapore acqueo contenuto nei fumi della combustione.

Le normali caldaie utilizzano invece solo una parte del calore generato dai fumi di combustione, evitando il processo di condensazione che sarebbe corrosivo per quell’impianto. Tutto il vapore acqueo generato dalla combustione viene disperso assieme all’energia termica definita calore laterale, cioè la base per il funzionamento della caldaia a condensazione.

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Written by Biocalor