
A oggi i pannelli solari termici sono tra i dispositivi più adeguati per ottenere energia pulita, rinnovabile e in grado di ridurre le emissioni inquinanti di CO2, causa principale dell’effetto serra.
Scegliere l’installazione di un impianto simile significa perciò essere sensibili alla salvaguardia del nostro pianeta e del nostro futuro.
Tuttavia prima di fare un investimento così importante ti consigliamo di analizzare alcune caratteristiche dell’edificio e del tuo stile di vita, così da poter approfittare al meglio dei benefici dell’energia solare e capire dove mettere i pannelli solari.
Impianto solare termico: come funziona
Il sistema solare termico è caratterizzato da diversi componenti di base come:
- un pannello che riceve l’energia solare;
- un radiatore, che assorbe il calore del sole;
- uno scambiatore, una serpentina in cui circola il fluido termovettore (acqua unita ad antigelo) che permette il trasferimento di calore;
- un serbatoio di accumulo, utilizzato per immagazzinare l’energia accumulata.
Ora che conosci i suoi principali elementi capire il suo funzionamento è piuttosto semplice.
Una volta catturati i raggi del sole, i pannelli riscaldano il fluido termovettore che successivamente trasporta il calore nel serbatoio, attraverso una serpentina.
Le destinazioni d’uso potranno essere due:
- per l’acqua calda sanitaria domestica;
- per affiancare il riscaldamento dell’abitazione.
Dunque, in aggiunta alla produzione di acqua calda, il fluido riscaldato nei collettori può essere utilizzato per integrare il sistema di riscaldamento.
Questo metodo fornisce un supporto ideale al funzionamento dell’unità di riscaldamento oltre a un elevato potenziale di risparmio.
In questo modo, grazie al supporto solare, l’unità di riscaldamento può anche rimanere spenta e potrai godere delle elevate prestazioni del riscaldamento nel periodo stagionale intermedio, risparmiando.
Quando non ci sarà più il sole (notte, piove oppure le nuvole lo coprono) non ci sarà da preoccuparsi in quanto l’acqua riscaldata viene mantenuta in serbatoi coibentati, ovvero serbatoi che permettono di garantire un’autonomia di molte ore.
Tre tipi di circolazione
Inoltre bisogna sapere che il calore viene trasportato nel serbatoio secondo tre tipi diversi di circolazione:
- naturale;
- forzata
- a svuotamento.
Per guidarti in questa scelta ti presentiamo le loro principali caratteristiche.
Gli impianti impianti solari a circolazione naturale prevedono un bollitore posizionato sopra i pannelli. I collettori, tubi che formano il pannello, si scaldano con i raggi solari rendendo il fluido meno denso e in grado di spostarsi per raggiungere l’intercapedine del bollitore, cedendo il calore all’acqua sanitaria.
Il termovettore, nonostante scambi il calore senza venire a contatto con l’acqua perché sigillato in compartimenti stagni, non risulta comunque tossico e serve anche a proteggere l’impianto dal gelo.
Con questa soluzione non servono pompe di circolazione, molto spazio e manutenzioni difficili.
In un impianto solare termico a circolazione forzata la circolazione del fluido avviene grazie a una speciale centralina dotata di un sistema di regolazione elettronico che attiva la pompa di circolazione e che lo trasporta dalle tubazioni fino allo scambiatore.
Questa soluzione prevede più componenti e un costo maggiore, ma garantisce un rendimento termico più alto.
Negli impianti a svuotamento quando viene raggiunta la temperatura desiderata, i collettori si svuotano smettendo così di immagazzinare calore. Il fluido termovettore, sfruttando la forza di gravità, viene raccolto in un serbatoio ausiliario detto di svuotamento.
I vantaggi dei pannelli solari termici
L’installazione degli impianti citati in precedenza porta a numerosi vantaggi come:
- la produzione di energia green;
- un risparmio economico;
- l’aumento del valore dell’immobile;
- la durata;
- le agevolazioni fiscali.
Per approfittare al meglio di questi benefici e installare l’impianto più adeguato non ti resta che conoscere e fare attenzione a 5 principi da non sottovalutare e, dunque, da conoscere: vediamoli insieme.
I propri stili di vita
Sembrerà scontato ma bisogna ribadire quanto sia importante e necessario guardare alle nostre abitudini per determinare le caratteristiche dell’impianto che sceglieremo e installeremo.
Serve perciò ragionare su alcuni utilizzi e sprechi per far coincidere il picco dei propri consumi con quello di produzione per massimizzare il risparmio.
Per questo motivo ti consigliamo di installare un impianto che copra quote percentuali intorno al 60-90% del fabbisogno annuo di acqua calda sanitaria per poterlo adeguare a un possibile aumento del fabbisogno energetico: infatti la quota che non verrà coperta potrà essere fornita da un sistema convenzionale come la caldaia.
Le caratteristiche del tetto e l’ingombro
Prima di installare un impianto solare bisogna conoscere le caratteristiche del proprio tetto, per questo motivo sarà necessaria una ricognizione della sua struttura.
Sono infatti diversi i fattori che incidono sulla produzione come l’orientamento delle falde, la presenza di ombre oppure la pendenza.
Per quanto riguarda l’ingombro, ovvero lo spazio sufficiente per l’installazione, impianti con potenza diversa occupano ovviamente superfici diverse. Inoltre, è da considerare l’eventuale spazio inutilizzabile per la presenza di antenne e camini.
Tuttavia spesso è sufficiente l’installazione di un solo pannello solare termico per scaldare l’acqua.
Orientamento
L’orientamento è un fattore fondamentale per determinare il rendimento di un pannello solare: se sbagliato può produrre forti perdite di rendimento energetico.
Poichè devono catturare la maggiore quantità di energia solare possibile nel nostro continente vengono generalmente orientati verso sud, sempre verso il sole.
Tuttavia bisogna sapere che possono verificarsi eccezioni a causa dei fattori meteo e della morfologia del territorio: in diversi casi potrà essere efficace anche un orientamento verso sud-ovest oppure verso sud-est.
Inclinazione
Anche l’inclinazione dei pannelli solari termici è fondamentale per determinare il rendimento dell’impianto. È basata sulla latitudine del luogo di installazione: per ottenere la resa massima su base annuale, l’inclinazione ottimale è infatti pari a quella della latitudine locale sottratta di circa 10 gradi.
La latitudine è importante in quanto tanto più ci si allontana dall’equatore tanto più il percorso del sole si svolge sotto l’orizzonte.
Generalmente l’ideale è avere i pannelli inclinati tra i 30 e i 35 gradi.
Ombreggiatura
Oltre al movimento del sole e ai fattori meteo bisogna tenere presente i fattori morfologici del territorio ovvero gli ostacoli all’irraggiamento del sole.
L’impianto potrebbe subire delle zone d’ombra in alcune ore della giornata a causa della presenza di:
- ostacoli naturali (alberi e montagne);
- ostacoli artificiali (edifici e costruzioni).
Oltre a questo tipo di ombre lontane bisognerà fare attenzione anche a zone d’ombra vicine derivate da camini e antenne.
Prima dell’installazione sarà perciò necessaria una verifica adeguata dell’ombreggiatura in modo da valutare l’orientamento ottimale in grado di aumentare il rendimento.
Infine, se progettato e installato correttamente, con componenti di qualità, un impianto può superare i 20 anni di utilizzo: si tratta perciò di una soluzione ideale per vivere al meglio la propria abitazione.
Se vuoi rispettare l’ambiente, ottenendo energia pulita, e risparmiare non ti resta che prendere in considerazione questi 5 utili particolari per l’installazione di un impianto solare termico.
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