La stufa a pellet rappresenta da sempre un ottima soluzione volta a un notevole risparmio economico, complice il combustibile che va ad alimentarla e il costo piuttosto irrisorio se comparato a quella che di fatto è la sua resa calorica. È importante pertanto comprendere quanto consuma una stufa a pellet rispetto ai vari combustibili alternativi quali gasolio, metano e legna e quali variabili occorre sempre considerare a fronte di un investimento di questo genere.

Quanto consuma una stufa a pellet idro o aria

Per comprendere i reali consumi di una stufa a pellet occorre prendere in considerazione innanzitutto il modello del dispositivo stesso: oggi sul mercato esistono infatti stufe a pellet di ultima generazione che presentano caratteristiche differenti: modelli aria quali ad esempio Minibijou NG Air Pasian possiedono un potere calorifero che può variare tra i 5 e i 15 kW e riscaldano l’ambiente in cui sono poste, diffondendo il calore sotto forma di aria calda.

Le stufe a pellet idro, come ad esempio Malaga Karmek One hanno invece la capacità di riscaldare anche l’acqua calda col vantaggio di poter collegare il dispositivo anche all’impianto domestico. Definite anche termostufe a pellet presentano un costo superiore rispetto ai precedenti complice la potenza che può raggiungere i 35 kW. Viene pertanto da sé che maggiore risulterà la potenza della stufa, proporzionali saranno i consumi: tuttavia è sempre opportuno prendere in considerazione anche quanto consumato con i sistemi caloriferi convenzionali in modo tale da avere un rapporto ben definito, valutandone in questo modo la reale convenienza rispetto ad un camino piuttosto che a uno scaldabagno.

Prima di valutare quanto effettivamente quanto consuma elettricamente una stufa a pellet importante tenere conto anche dei cosiddetti costi “una tantum“, quelli cioè rappresentati principalmente dall’acquisto del dispositivo, dalla sua installazione e dalla manutenzione periodica necessaria. Il tutto costituisce un investimento spesso piuttosto consistente, ma che nel tempo viene comunque ampiamente ammortizzato dal notevole risparmio dato dal dispositivo stesso rispetto all’utilizzo di altri sistemi caloriferi alimentati da combustibili alternativi.

Quanto consuma una stufa a pellet rispetto al metano

Il metano è senza dubbio il combustibile maggiormente utilizzato quando si parla di riscaldamenti e produzione di acqua calda: proprio per questo è necessario effettuare un confronto con il pellet per comprendere al meglio la reale convenienza di quest’ultimo. Occorre considerare che un metro cubo di metano sviluppa circa 9,8 kW mentre un kg di pellet solo 4,8 kW. Di fatto per occorre tenere presente che il costo del pellet decisamente irrisorio e sebbene per sviluppare la stessa quantità di calore, siano necessari 2 Kg di combustibile, è anche vero che il pellet determina un costo complessivo pari alla metà rispetto al metano stesso, risultando in questo modo notevolmente più conveniente.

Prevedendo dunque un consumo intenso specie nei mesi compresi tra ottobre e aprile, con un picco a gennaio e febbraio, grazie al pellet è possibile risparmiare annualmente oltre 270€ variabili in funzione del reale utilizzo del dispositivo. A tale costo si aggiunge ovviamente quello legato all’elettricità, sempre più basso rispetto ai tradizionali metodi di riscaldamento quali ad esempio le caldaie a metano o a gasolio o le stufe elettriche: una stufa a pellet da 6 kW che verrà mantenuta accesa circa 1150 ore in un anno comporterà un totale di 6.900 kWh, rappresentando un consumo, anche in questo caso, piuttosto ridotto rispetto all’utilizzo di sistemi di riscaldamento alternativi.

Quanto costa il pellet

Ai costi menzionati precedentemente occorre ovviamente integrare quello strettamente legato al combustibile: in media un sacchetto di pellet da 15 Kg si aggira tra i 4,00€ e i 12,00€, differenza data unicamente dalla qualità del prodotto che influenza sensibilmente i consumi: il combustibile deve essere preferibilmente chiaro, sinonimo di bassa umidità, in modo tale da garantire un più alto potere calorifero, riportato sempre e comunque sulla confezione d’origine unitamente alla quantità di residui di cenere prodotti in media: tali caratteristiche rappresentano dunque quelli che possono essere i fattori che determinano un prezzo al chilo più o meno alto.

Quanto pellet viene combusto ogni giorno dal dispositivo

Quanto pellet viene combusto quotidianamente dalla stufa? La quantità di combustibile utilizzata varia in funzione delle dimensioni dell’ambiente così come dall’eventuale coibentazione e dalle ore di utilizzo durante la giornata. Ipotizzando di installare in un ambiente di circa 60/65m³, una stufa a pellet da 8 kWh alimentata costantemente per circa 12 ore al giorno, il conseguente consumo si aggirerebbe intorno a 1 sacchetto da 15 kg quotidiano.

Di fatto però, acquistando quantità significative di combustibile, è spesso possibile fruire di scontistiche e offerte che ne abbattono ulteriormente il costo, portandolo a una spesa di circa 4,5€ al giorno. È implicito inoltre che riducendo le ore quotidiane di funzionamento, anche i costi vengono ridotti di conseguenza e allo stesso modo, l’utilizzo di combustibile di ottima qualità consente di incrementare ulteriormente il potere calorifero,offrendo in questo modo la possibilità di mantenere accesa la stufa a pellet meno a lungo, senza pregiudicare però il calore diffuso all’interno dell’ambiente domestico.

Ottimizzare i costi significa anche e soprattutto mantenere la stufa a pellet sempre efficiente attuando una manutenzione periodica sia ordinaria che straordinaria, in grado di promuovere ulteriormente la produzione di calore.

Written by Biocalor